Javier Pedro Saviola Fernández è un ex calciatore ed ha giocato con diversi club europei. Fa parte del FIFA 100 nella quale risulta il più giovane in assoluto, essendo stato eletto a 23 anni non ancora compiuti. È soprannominato El conejo.

Un calciatore che nel corso della sua carriera ha affrontato diversi campioni. Ecco il suo post per ricordarli uno ad uno.

Guarda com'è sono ben accompagnato 😉
Ogni volta che torno in Argentina è un piacere vederle e ricordare i tanti bei momenti vissuti con questi grandi calciatori!

LA SUA CARRIERA

All'età di 9 anni, Adolfo Pedernera lo nota in un campo di calcio e ne caldeggia l'acquisto ai dirigenti del River Plate. Entra nelle giovanili del club nel 1990, ma nella capitale argentina deve anche continuare a studiare per poter giocare a calcio. Il 18 ottobre 1998, a 16 anni, Ramón Díaz lo fa esordire in campionato.

 

Capocannoniere del River Plate nel torneo di apertura 1999 (15 gol in 19 incontri), a fine stagione è premiato da El Clarin come rivelazione dell'anno e della stagione 1999 con 19 gol, lo diventa anche l'anno successivo nel 2000 con 20 reti. Nel 1999 il River lo costringe a saltare il Mondiale Under-20. Nell'agosto 2000 il Barcellona tenta una prima offerta di 22 milioni di dollari (circa 45 miliardi di lire), ma il consiglio di amministrazione del River Plate, riunitosi più volte, rifiuta l'offerta.

Nell'annata seguente, dopo essersi fatto notare ai Mondiali U-20, alla fine dei quali diviene internazionalmente noto come un fuoriclasse, e il cui cartellino vale 70 miliardi di lire, anche in seguito a una lettera aperta inviata da Saviola ai giornali nazionali, nella quale chiede di essere lasciato partire, i Blaugrana tentano una seconda offerta per la stessa cifra, che questa volta il River Plate accetta. Il 6 luglio 2001 passa al Barcellona, firmando un quinquennale, e lo stesso Diego Armando Maradona lo elegge a suo erede. Il contratto con il River sarebbe scaduto il 30 giugno 2002. Inoltre il suo trasferimento in Spagna potrebbe favorire le cure di un genitore malato. A Barcellona disputa in tre anni 105 partite, collezionando inoltre 44 centri in campionato. Con l'arrivo in panchina di allenatori come l'olandese Louis van Gaal e il suo successore Frank Rijkaard viene relegato spesso in panchina non trovando spazio come prima.

Il 30 agosto 2004 viene ceduto in prestito ai francesi del Monaco, con cui gioca in campionato 29 volte realizzando 7 reti. Il 13 agosto 2005 viene ceduto nuovamente in prestito, al Siviglia, dove colleziona 29 partite e 9 gol in campionato e con cui vinse la Coppa UEFA 2005-2006. Il 12 settembre 2005 s'infortuna al ginocchio sinistro. Nel corso degli anni il contratto con il Barcellona è prolungato fino al giugno 2007.

Nella stagione 2006-2007 torna al Barcellona e ci rimane fino al termine del suo contratto nel giugno 2007. Al termine del suo contratto con il Barça, firma un contratto quadriennale a € 2,5 milioni a stagione con il Real Madrid dove si trasferisce a parametro zero il 10 luglio. Bernd Schuster non lo fa praticamente mai giocare e Saviola chiede di essere ceduto.

Il 26 giugno 2009 passa al Benfica in cambio di € 5 milioni e firmando un triennale da 5 milioni di euro a stagione più opzione per un altro anno. Conquista il campionato 2009-2010 e la Coppa di Lega 2009-2010. A marzo 2011 viene fermato dalla polizia portoghese, mentre era al volante della sua macchina, con un tasso di alcool superiore al limite consentito. Nonostante Saviola prolunghi il contratto fino al 30 giugno 2013, il 31 agosto 2012, dopo aver rescisso il contratto con il Benfica, passa al Málaga firmando un contratto annuale[2] e ritornando così a giocare nuovamente nella Liga per la terza volta. Svincolatosi dal Málaga, il 25 luglio 2013 passa ai greci dell'Olympiakos.

Il 1º settembre, nell'ultimo giorno di calciomercato, firma un contratto annuale con la società italiana del Verona. Il 24 settembre fa il suo debutto nella gara interna contro il Genoa, partita terminata 2 a 2. Il 2 dicembre, durante il match di Coppa Italia contro il Perugia, segna su rigore la rete del successo per gli scaligeri che consente ai gialloblù di passare al turno successivo della competizione. Il 25 gennaio 2015 realizza il suo primo gol con la maglia dell'Hellas, segnando l'unica rete di Verona-Atalanta.

Il 1º luglio ritorna al River Plate. Il 5 agosto con i Millonarios vince la Coppa Libertadores. Il 7 gennaio 2016 decide di lasciare il club e nel successivo aprile annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.

Nazionale

Nel 2001 vince con la Nazionale Under-20 argentina i Mondiali giovanili, di cui fu anche capocannoniere. Nel 1999 vince il Calciatore sudamericano dell'anno. Con la Nazionale maggiore ha collezionato 40 presenze, segnando 11 reti nel periodo che va dal 2000 al 2007. Nel 2004 conquistò la medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Atene e viene inserito da Pelé nella lista dei FIFA 100.