Concentrato, rispettoso, applicato: niente scherzi, niente ritardi, niente esuberanze eccessive. Mario a Coverciano si è allenato bene, assicura chi c’era. Più di quanto molti dei suoi compagni si aspettassero.

Lo scetticismo della vecchia guardia resta, Balotelli ha parlato a lungo con i giocatori più esperti durante i tre giorni di stage, cercando di far capire loro d’essere pienamente consapevole di aver molto da farsi perdonare. È ancora presto per affermare se sarà convocatoper il cruciale spareggio per il Mondiale del 24 marzo contro la Macedonia del Nord, ma una cosa è certa: ora è più vicino, molto più vicino. Il c.t. Roberto Mancini è stato chiarissimo e gliel’ha ribadito anche dopo il rompete le righe di venerdì: se vuoi avere una chance, devi dare il massimo nei prossimi quaranta giorni con l’Adana in Turchia. Quindi segnare, segnare, segnare. Un mese e mezzo per riprendersi l’azzurro, ecco la nuova missione di Balo.

BALOTELLI E LA NAZIONALE 

Convocato da Cesare Prandelli, esordisce in nazionale il 10 agosto 2010, due giorni prima di compiere 20 anni, giocando da titolare l'amichevole Italia-Costa d'Avorio (0-1) disputata a Londra. Realizza il suo primo gol in nazionale l'11 novembre 2011, nella partita amichevole Polonia-Italia (0-2) disputata a Breslavia.

Viene convocato per l'Europeo 2012, dove veste la maglia numero nove. Il 14 giugno 2012, durante la seconda gara del girone contro la Croazia (1-1), è stato oggetto di cori razzisti da parte dei tifosi croati. Tale reazione ha portato la UEFA a multare la Federcalcio croata per 80.000 euro. Nella terza giornata del girone eliminatorio va a segno in mezza-rovesciata nella vittoria per 2-0 ai danni dell'Irlanda, vittoria che consegna all'Italia l'accesso ai quarti di finale come seconda del girone, dietro alla Spagna. Ai quarti di finale contro l'Inghilterra, vinti per 5-4 ai rigori dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sullo 0-0, realizza il primo dei rigori azzurri battendo l'allora compagno al Manchester City Joe Hart con un preciso tiro a incrociare. In semifinale segna una doppietta nel primo tempo contro la Germania, che consente alla nazionale di qualificarsi per la finale dell'Europeo contro la Spagna, che l'Italia perde per 4-0. Chiude il torneo con 3 gol che lo fanno diventare capocannoniere (primo italiano a riuscirci) insieme ad altri cinque giocatori; insieme ad Antonio Cassano, è il recordman di realizzazioni per la nazionale italiana nella fase finale di un Europeo. Al termine della manifestazione la commissione tecnica dell'UEFA lo ha inserito nella lista dei migliori giocatori dell'edizione 2012.

Viene convocato da Prandelli per la Confederations Cup 2013, dove esordisce il 16 giugno 2013 in Italia-Messico segnando, nel corso del secondo tempo, la rete del definitivo 2-1 per gli azzurri. Segna anche nella seconda partita, contro il Giappone, su calcio di rigore, mentre confeziona un assist di tacco per il gol di Emanuele Giaccherini nell'ultima partita del girone contro il Brasile. È costretto a saltare le successive gare della competizione a causa di una distrazione muscolare al quadricipite della gamba sinistra riscontrata dopo la partita col Brasile.

Balotelli si riscalda prima di Italia-Uruguay ai Mondiali 2014.
Il 10 settembre 2013, allo Juventus Stadium, va a segno contro la Repubblica Ceca nella partita valida per le qualificazioni al Mondiale 2014, siglando su calcio di rigore il gol del definitivo 2-1, risultato che permette all'Italia di raggiungere la qualificazione aritmetica alla competizione mondiale in Brasile.

Il 14 giugno 2014 esordisce nel Mondiale 2014 affrontando l'Inghilterra e realizzando il gol del definitivo 2-1 per gli azzurri. Nelle successive 2 partite però, contro la Costa Rica e l'Uruguay, non riesce a ripetere quanto fatto in precedenza e viene indicato dalla stampa come il calciatore che ha maggiormente deluso nella fallimentare spedizione azzurra, con l'eliminazione al termine della fase a gironi.

Nella gestione del CT Antonio Conte viene convocato unicamente nel novembre 2014, in vista della partita di qualificazione contro la Croazia, alla quale non partecipa lasciando in anticipo il ritiro per un infortunio.

Il 19 maggio 2018 torna tra i convocati della nazionale, dopo quasi 4 anni di assenza, venendo chiamato dal CT Roberto Mancini (allenatore che lo ha lanciato all'Inter e lo ha avuto anche al Manchester City) per le amichevoli da giocare contro Arabia Saudita, Francia e Paesi Bassi. Ritrova il gol in occasione della vittoria 2-1 contro i sauditi il 28 maggio 2018.

Il 24 gennaio 2022, a distanza di oltre tre anni dall'ultima volta, viene convocato da Mancini per uno stage in vista dei playoff per la qualificazione al campionato del mondo 2022.