Il giorno dopo la doppietta, la festa e pure lo sfogo, ecco il tempo dell’ultima riflessione. Ivan Perisic, devastante in campo e sbuffante fuori, sta per definire il suo futuro con l’Inter: dentro o fuori. Ancora nerazzurro o altro, e non per forza all’estero, visti gli appetti della Juve appena tramortita dal croato. Le parole nette di Ivan Perisic squarciano la festa interista dell'Olimpico come già successo in un passato recente. La narrativa nerazzurra sui trionfi "sporcati" da uscite poco tempestive era già corposa. Dal Milito post doppietta di Madrid, a Mou che lascia il Bernabeu sull'auto del Real, passando per Leo che saluta dopo la Coppa Italia 2011, fino al Conte che dodici mesi fa lascia in coda al capolavoro scudetto.

Ecco chi sono Ljubicic e Jurcevic, gli agenti di Perisic

Un clan croato, tra tennis e amicizie d'infanzia. L'agente di Perisic, spiega la Gazzetta dello Sport, che dovrà sedersi ad un tavolo con Marotta e Ausilio a fine campionato è Frane Jurcevic, amico di Ivan sin da quando erano bambini. Lavora per la LJ Sports Group, agenzia fondata dall'ex numero 3 del tennis mondiale Ivan Ljubicic, che dall'ottobre 2020 cura anche gli interessi di Matteo Berrettini. Per Perisic una parte del gruppo segue tutto quello che riguarda sponsorizzazioni e gestione dei social. Ma sarà appunto Jurcevic a gestire il rinnovo con l'Inter.

SILENZI E MOTIVAZIONI: LA SITUAZIONE DI PERISIC

Interpellata, nessuna delle due parti intende rilasciare dichiarazioni all'indomani dello sfogo del giocatore dopo la doppietta che ha fatto vincere all'Inter anche la Coppa Italia. "Con i giocatori importanti non si aspetta fino all'ultimo per rinnovare" ha detto Perisic a Roma. Oggi nessuno ha replicato nemmeno a lui. Dirigenti al lavoro e Ivan a godersi la famiglia, arricchita dal recente arrivo del terzo figlio. Marotta vuole andare avanti con il croato, ma come per gli altri ha chiesto che ogni discorso venga rimandato a fine campionato. La decisione è stata presa a marzo, con l'Inter reduce da 7 punti in 7 gare. Vista la gran ripartenza, la mossa ha pagato. E ora più che mai esistono soltanto Cagliari e Sampdoria. L'Inter farà uno sforzo per venire incontro alle richieste di Perisic, che ha pur sempre compiuto 33 anni a febbraio, ma deve tenere il punto per due motivi. Non soltanto per questioni finanziarie (obbligo di abbattere il monte ingaggi del 10-15%), ma anche di principio. Se negli ultimi anni è stato costruito un gruppo sano e vincente è anche per il rispetto di certe dinamiche e per un senso di appartenenza. Quindi l'Inter non cederebbe a un eventuale ricatto.

EVOLUZIONE: COME SI MUOVERA' L'INTER CON PERISIC?

Jurcevic per contro fa gli interessi di un assistito che dopo il prestito al Bayern (dove ha vinto il Triplete...) è tornato a Milano e ha sbriciolato lo scetticismo di Conte - bravo comunque a motivarlo - facendosi umile come uomo a tutta fascia. Dopo un'ottima stagione culminata con lo scudetto, Perisic però quest'anno viaggia a livelli stratosferici. Non soltanto per i 9 gol (di cui 7 in campionato), le manciate di assist e l'intensità con cui difende e attacca, ma anche per la sfrontatezza con cui guarda in faccia gli avversari anche nei momenti più difficili. Ieri a Roma - complice l'ingresso di Dimarco, gran mossa di Inzaghi con Cuadrado preso in mezzo da due uomini - è stato Ivan a guidare la carica dopo l'uno-due juventino che avrebbe steso un toro. Il suo entourage chiede un biennale a 5 milioni, l'Inter è ferma a 4 ma potrebbe fare un passo verso la controparte. A meno che non si inserisca una big inglese, alla fine dovrebbe arrivare la fumata bianca che è nell'interesse di tutti. Appuntamento all'ultima settimana di maggio.