La rapidità è una dote fondamentale nel calcio. Se sei rapido parti già più avanti rispetto ai tuoi avversari, soprattutto se il tuo ruolo è quello di attaccante.

Jonathan Biabany, per diversi anni, è stato uno dei giocatori più veloci della Serie A, mettendo in apprensione parecchie difese del massimo campionato italiano. Il classe ’88 è stato scovato dall’Inter ed è cresciuto con addosso la maglia nerazzurra. 

Da giovane è stato mandato in prestito a Verona, sponda Chievo, ed a Modena, ma alla fine è sempre ritornato alla base, nella formazione del Presidente Moratti, suo grande estimatore. 

Il classe ’88, a dire il vero, ha vissuto gli anni migliori con la maglia del Parma. I ducali hanno rappresentato l’esperienza più importante della sua carriera, la squadra nella quale ha trovato continuità, gol e stima da parte dei tifosi.

Biabany ha vinto anche un Mondiale per Club in carriera, segnando in finale contro il Mazembe. Dopo quel successo, però, qualcosa è cambiato. Prima la retrocessione con la Sampdoria, poi il mancato passaggio al Milan quando sembrava tutto fatto ed infine i problemi al cuore che lo hanno costretto ad un periodo di stop. Quegli anni negativi hanno impedito al francese di spiccare il volo e la sua carriera ne ha risentito.

Ecco cosa ha detto il francese in un’intervista rilasciata qualche tempo sul mancato trasferimento al Milan:

“Ricordo bene quella giornata, 31 agosto 2014. Il giorno prima avevo giocato regolarmente una partita, il giorno dopo sono andato a Milano per le visite con il Milan. L'accordo era stato raggiunto, avevo fatto le foto con maglia e sciarpa,  poi è arrivata la doccia fredda: aritmia cardiaca . Mi cadde il mondo addosso. Ho temuto per la mia carriera, credevo di dover smettere. Poi i medici mi hanno tranquillizzato, ci è voluto del tempo ma sono tornato. Non ho rimpianti in carriera, credo in Dio,  se non sono andato al Milan è stato giusto così”. 

L'attaccante parigino ha lasciato l'Italia nel 2019, firmando per il San Fernando, una compagine che milita nella Serie C spagnola. In questa stagione ha disputato 15 gare in campionato, segnando anche 2 gol. Certo, il palcoscenico non è quello di San Siro ma adesso è irrilevante. Jonathan è felice, si diverte ed a 33 anni questo vale più di tutto.