Arrivare ed essere paragonati a Ronaldo il Fenomeno non deve essere semplice, soprattutto se la squadra che ti acquista spende 30 miliardi di lire e partecipa ad una vera e propria asta per prelevarti. 

Il centravanti brasiliano Fabio Junior è arrivato dal Cruzeiro con il benestare di Zeman che, però, avrebbe preferito Shevchenko.

Lui ha provato in tutti i modi a ripagare l'affetto del popolo giallorosso e le aspettative della dirigenza, ma non è riuscito ad essere quasi mai decisivo ed in un anno e mezzo ha segnato solo 4 gol, collezionando poche presenze e tante critiche.

Anche il suo rapporto con Capello non è stato dei migliori e proprio alla fine dell'anno vissuto con l'ex tecnico del Real Madrid Fabio Junior ha deciso di andare via per tornare in patria, vivendo poi una carriera a cavallo tra l'Europa ed il Sudamerica.

Recentemente l'attaccante, soprannominato Uragano Blu ai tempi del Cruzeiro, è stato intervistato da Grand Hotel Calciomercato ed ha parlato proprio della sua esperienza alla Roma:

 "Con il tempo sono arrivato a una risposta: avrei dovuto avere più pazienza. Forse ero troppo giovane, e poi volevo giocare sempre: ho preso spesso decisioni affrettate e so che a Roma avrei potuto fare di più. La mia carriera dice che le soddisfazioni sono state molte di più rispetto alle delusioni: ho realizzato il sogno di tutti i giovani che vogliono diventare calciatori; ho vestito la maglia della mia Nazionale e non c’è onore più grande nello sport; ho cercato di vivere ogni singolo momento come fosse l’ultimo. Ma non considero Roma un fallimento. Avrei potuto fare di più: in alcuni casi non me lo hanno lasciato fare, in molti mi è stato proprio impedito per motivi che conosco solo io”.

Nessun rimpianto insomma ma anche la consapevolezza che sarebbe potuta andare diversamente. Ora l'ex attaccante ha appeso gli scarpini al chiodo e intrapreso una nuova avventura da commentatore:

"Una sfida, a cui sto dedicando tutto me stesso. Ho studiato molto, imparando dai telecronisti più esperti: questo scambio di conoscenze è stato molto importante per me. Spero di poter continuare fino ad arrivare a raccontare i prossimi Mondiali. Non scherzo, ho accettato con lo stesso entusiasmo con cui accettai la Roma”.