IL TERZINO

Dalla Toscana alla finale di Manchester: che fine ha fatto Alessandro Birindelli?

Scritto da Andrea Sperti  | 

Calci piazzatI e corse pazze sull’out di destra. L’ex terzino della Juventus aveva queste caratteristiche nelle sue corde e ha fatto in modo che, per tutta la sua carriera, gli allenatori potessero apprezzarlo per questo.

La storia che vi vogliamo raccontare oggi ha come protagonista Alessandro Birindelli, ex laterale difensivo della Juventus. Il classe ’74, a dir la verità, è nato come ala destra ma nella sua carriera ha poi abbassato il raggio d’azione, per via della sua scarsa propensione al dribbling e maggiore capacità a difendere. 

Tutti i tifosi bianconeri certamente si ricordano di lui per il missile di La Coruna o per la palla servita a Zalayeta contro il Barcellona al Camp Nou, episodi chiave per conquistare la finale contro il Milan nel 2003.

Birindelli è sempre stato considerato un gregario di lusso, uno di quei giocatori capaci di rispondere sempre presente alle chiamate in causa degli allenatori. Mai una polemica, mai una parola fuori posto, Birindelli ha vinto tanto sia con le maglia dell’Empoli, all’inizio della sua carriera, che con quella della Juventus, negli anni migliori della sua esperienza con il calcio.

Dopo che ha lasciato i bianconeri, il classe ’74 ha indossato le maglie di Pisa e Pescina ma non ha provato le stesse emozioni del passato ed ha così deciso di chiudere la sua carriera da calciatore nel 2010, per aprirne un’altra da allenatore.

Birindelli ha lavorato con la Nazionale dello Zambia, con il settore giovanile del Pisa e del Trapani, come secondo alla Dinamo Bucarest ed ora svolge il ruolo di tecnico dell’Under 16 dell’Empoli. Nel frattempo ha aperto anche un ristorante in quel di Pisa, la sua città natale. Lì spesso vanno a trovarlo i suoi vecchi compagni di squadra ed anche Samuele, suo figlio e capitano dei nerazzurri. 

Per un Birindelli che ha smesso uno ha appena iniziato. Sempre su quella fascia, sempre con un tiro potente e la capacità di correre a perdifiato.