Il terremoto che in casa Juventus ha portato alle dimissioni del presidente Andrea Agnelli e dell'intero cda arriva dopo mesi difficili, a quanto pare comunque non come un fulmine a ciel sereno. 

La conversazione captata

"Una situazione così brutta si è vista solo con Calciopoli": di questo tenore infatti è la confidenza che un dirigente juventino, ora fra gli indagati dalla Procura di Torino nell'inchiesta sui bilanci della società bianconera, fece al direttore sportivo del club (non indagato) il 22 luglio 2021, pochi giorni dopo la notizia dell'apertura di una verifica ispettiva da parte della Consob. La conversazione fu captata dagli inquirenti in un ristorante.

Agnelli: "Juve più grande di ogni presidente, può vincere tutto"

"La Juve è più grande di ogni uomo che la potrà mai guidare". Queste secondo l'Ansa le parole pronunciate da Andrea Agnelli durante il tradizionale appuntamento natalizio con lo Juve Club Parlamento in Senato, un appuntamento a cui non ha voluto rinunciare nonostante le recenti dimissioni da presidente bianconero assieme all'intero cda del club. 

Con l'ad della Superlega

"Io resto il primo tifoso- ha aggiunto poi l'ormai ex numero uno juventino - e non cambia nulla per i programmi e gli obiettivi della squadra: è all'altezza della situazione, può vincere qualsiasi cosa". Agnelli si è presentato con il manager tedesco Bernd Reichart, ad della Superlega, ed è tornato così a parlare dopo la lettera ai dipendenti resa nota dall'Ansa: "Una scelta - avrebbe spiegato ai parlamentari riferendosi alle sue dimmissioni - assunta di comune accordo con John Elkann". E ancora: "Ho detto già nel 2019 che questo è un sistema che andava regolato da dentro e che va cambiato".