Carlitos Tevez, ex attaccante di Juventus e Boca Juniors, ha fatto visita sia al club bianconero, che ad Inter e Milan.

Il centravanti ha voluto vedere come lavorano gli allenatori italiani, con il sogno di tornare un giorno su una panchina del nostro campionato.

Eccolo insieme a Maldini mentre visita Casa Milan:

TEVEZ ALLA JUVENTUS

Il 26 giugno 2013 Tévez si trasferisce alla Juventus, che lo acquista per nove milioni di euro (più sei di bonus). Preceduto al suo arrivo in Italia dalla nomèa di bad boy affibbiatagli dalla stampa durante gli anni a Manchester, al contrario nel biennio trascorso a Torino l'attaccante emerge tra i leader della squadra bianconera, disputando due delle migliori stagioni della sua carriera agonistica.

Il 18 agosto seguente fa il suo esordio con la nuova maglia nella finale di Supercoppa italiana contro la Lazio, segnando la rete del definitivo 4-0 e conquistando così il primo trofeo con i Bianconeri. Il 24 dello stesso mese, all'esordio in Serie A, segna il suo primo gol in questa competizione, realizzando il decisivo 1-0 sul campo della Sampdoria. Assurto ben presto a trascinatore della squadra, il successivo 15 dicembre segna la sua prima tripletta con la casacca juventina, nella sfida contro il Sassuolo conclusasi 4-0. Prosegue nel suo efficace ruolino sottorete anche nella seconda parte di stagione: in particolare il 23 febbraio 2014 è suo il gol che decide il derby di Torino (1-0), mentre il 2 marzo a San Siro realizza il definitivo 2-0 nella classica contro il Milan. Il 24 aprile successivo, in occasione dell'andata della semifinale di Europa League contro i lusitani del Benfica e persa 1-2 dai piemontesi, realizza il momentaneo gol del pareggio, tornando a segnare in campo europeo dopo più di cinque anni. Tévez chiude il suo primo anno in bianconero con 19 reti in campionato e una a testa in Supercoppa italiana ed Europa League, conquistando al termine della stagione il suo primo titolo italiano e risultando l'uomo-simbolo del terzo titolo consecutivo della Juventus di Antonio Conte.