Prima di arrivare alla Roma, il protagonista della nostra storia era considerato un attaccante molto promettente, di quelli che la buttano sempre dentro.

Una volta arrivato nella capitale poi, le aspettative sono aumentate visto che ha segnato una doppietta in un'amichevole precampionato, un gol all'esordio contro il Chievo e realizzato due assist fantastici contro  la Fiorentina, propiziando di fatto la rimonta dei giallorossi che erano sotto di un gol ad un minuto dalla fine di quella sfida.

Zeman lo ha preferito a Trezeguet e la Roma lo ha acquistato per 13 miliardi, una cifra non di poco conto all'epoca.

Stiamo parlando di Gustavo Bartelt, ex attaccante giallorosso giunto a Roma nella stagione 98/99 e mai davvero protagonista con la formazione capitolina. 

Il primo anno in totale ha collezionato 12 presenze senza mai gonfiare la rete, mentre nella stagione seguente è sceso in campo solo 3 volte, con Fabio Capello che lo ha bocciato senza appello.

Nell'estate del 2001, però, sono iniziati i suoi problemi giudiziari legati all'ottenimento del passaporto italiano, che lo hanno costretto ad una squalifica di due anni.

Nel 2003, poi, è ritornato in patria per firmare con il Gimnasia La Plata, con cui ha disputato 18 partite senza segnare. Al termine della stagione si è trasfertio al Talleres de Córdoba, con cui non è sceso mai in campo, e successivamente al Gimnasia Jujuy. 

Dopo altri due anni supplementari di squalifica per i problemi giudiziari legati al passaporto, ha fatto ritorno nella squadra in cui aveva iniziato la sua carriera, l'All Boys, rimanendovi fino al suo ritiro avvenuto nel 2010.

La sua esperienza italiana non è stata fantastica ma per un attimo a Roma hanno pensato di aver trovato l’attaccante del futuro.