Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juventus, ieri ha spiegato alla perfezione cosa prova un atleta professionista quando lascia lo sport.

Ecco di seguito le sue parole ed il suo  post:

“Il passato è attaccato alle nostre spalle. Non dobbiamo vederlo; ma possiamo sempre sentirlo".

Ieri abbiamo parlato di come sia possibile affrontare (e quale insidie riserbi) il post carriera nel mondo dello sport. Un tema per niente banale e troppe volte sottovalutato a causa della retorica sui guadagni, molto elevati ad alti livelli. 
C'è però un 90% o più degli atleti - di tutte le discipline - che si ritrova, una volta terminata l'attività agonistica, a dover ricominciare una nuova vita, fuori da quella "bolla" che molte volte non permette di guardare oggettivamente la realtà. 

Claudio Marchisio (Torino, 19 gennaio 1986) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Ha legato gran parte della carriera alla Juventus, club con cui ha vinto sette campionati di Serie A consecutivi (dal 2011-12 al 2017-18), uno di Serie B (2006-07), tre Supercoppe italiane (2012, 2013 e 2015) e quattro Coppe Italia consecutive (dal 2014-15 al 2017-18). Vanta inoltre la vittoria di un campionato di Prem'er-Liga con lo Zenit San Pietroburgo (2018-19).

Ha fatto parte della nazionale olimpica, con cui nel 2008 ha dapprima vinto il Torneo di Tolone e poi partecipato ai Giochi di Pechino 2008. In azzurro è stato semifinalista all'Europeo Under-21 di Svezia 2009, finalista all'Europeo di Polonia-Ucraina 2012 e terzo classificato alla Confederations Cup di Brasile 2013; con la nazionale maggiore ha inoltre partecipato a due Mondiali (Sudafrica 2010 e Brasile 2014).

È stato inoltre inserito per due anni consecutivi (nel 2011[1] e nel 2012[2]) nella squadra dell'anno AIC e nella squadra della stagione della UEFA Champions League nel 2014-15.