Walter Sabatini, ex dirigente della Salernitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Dazn sulla stagione dei campani:

“Non c'è un giro di parole o un pensiero sublimato che possa descrivere l'impresa della Salernitana, si chiama culo. Nel calcio senza culo non si vince”.

Fondata la società originale il 19 giugno 1919 da una cordata capeggiata da Matteo Schiavone, nel corso della sua storia è stata rifondata per tre volte: nel 1927 in seguito alla costituzione di un nuovo sodalizio con l'attuale identità granata, nel 2005 e nel 2011 per motivi finanziari. L'attuale società fu, infatti, fondata come Salerno Calcio nel 2011 (aderendo all'art. 52.10 del regolamento federale), e riprese i segni distintivi della Salernitana a partire dal 2012. Il 19 giugno 2019 la squadra campana ha compiuto 100 anni di storia calcistica.

Il colore ufficiale della Salernitana è il granata dal 1943[4] (esclusa la stagione 2011-2012 per ragioni giuridiche), il suo simbolo è l'ippocampo dal 1949, e la squadra disputa le proprie gare interne allo stadio Arechi dal 1990.

Dopo il Napoli è stata la seconda squadra campana in ordine temporale a partecipare al campionato di Serie A, cui ha preso parte nel 1947-1948 e nel 1998-1999, retrocedendo in entrambe le occasioni per un solo punto; nel 2021-2022 ha partecipato alla massima serie per la terza volta, nella quale è riuscita a salvarsi nel finale del campionato, potendo così parteciparvi per la quarta volta, nella Serie A 2022-2023. La Salernitana ha giocato quasi sempre fra i professionisti, eccetto per la stagione 2011-2012, poiché ripartì dalla Serie D