Christian Vieri ha lasciato il calcio ormai da diverso tempo ed ha trovato un altro sport che lo appassiona in modo incredibile: il padel.

Chi lo segue sa che spesso pubblica Instagram Stories nelle quali si trova sui campi da Padel per sfidare altri volti noti del calcio italiano. Oggi l'ex attaccante dell'Inter ha ripreso Nicola Amoroso, suo sfidante di giornata. L'attaccante tra le altre di Messina e Reggina e molto abile nel Padel e ha giocato contro Bobo in una gara all'ultimo sangue.

NICOLA AMORUSO ALLA REGGINA 

Con la maglia della Reggina ha ottenuto il massimo della presenze con una squadra (96, tutte in Serie A) realizzando il massimo di reti (40) sempre con la stessa maglia. Nella stagione 2006-2007 assieme a Rolando Bianchi ha formato la coppia gol migliore della Serie A, 17 reti per lui e 18 per Bianchi. Nelle coppe europee, conta 23 presenze e 10 gol con le maglie di Juventus e Perugia. Il 4 maggio 2008 in Catania-Reggina (1-2) segna una doppietta importante, che oltre a permettere agli amaranto di ottenere la prima vittoria in trasferta dopo un anno, gli permette di raggiungere quota 100 gol in A. È il primo giocatore nella storia del campionato italiano ad avere raggiunto il prestigioso traguardo segnando con nove maglie diverse, nonché il miglior goleador fra i quattro centenari del gol italiani a non avere mai giocato con la nazionale maggiore (gli altri sono Gino Armano, Lorenzo Bettini e Pietro Paolo Virdis).

BOBO E LE SUE CARATTERISTICHE TECNICHE 

Vieri era un centravanti dotato di grande forza fisica, veloce in progressione e molto efficace nel gioco aereo.Paragonato a Giorgio Chinaglia, nonostante il fisico massiccio, tra le sue migliori qualità rientrava l'opportunismo, prerogativa di attaccanti più esili; in più, grazie a un sinistro potente e preciso, sapeva rendersi pericoloso anche lontano dalla porta avversaria, con improvvise conclusioni da lunga distanza. Nelle sue stagioni più felici ha mantenuto medie realizzative molto elevate, coniugando il notevole senso del gol con l'abilità nel giocare di sponda e nel servire assist ai compagni: tali doti, associate a un carattere da trascinatore, lo rendevano un importante uomo-squadra.Era inoltre un buon rigorista.

Nella fase iniziale della carriera era considerato un giocatore piuttosto grezzo, tanto da sollevare dubbi sulle sue effettive possibilità di emergere ad alti livelli; per di più, la sua ascesa fu ritardata da frequenti infortuni.Tuttavia, con l'allenamento costante, Vieri incrementò il proprio tasso tecnico, fino ad affermarsi come uno dei migliori centravanti della sua generazione: ciò gli ha valso numerosi accostamenti a grandi goleador del passato, in particolare a Gigi Riva, rispetto al quale ha saputo acquisire un repertorio forse più raffinato, pur senza eguagliarne la potenza e le soluzioni di tiro; lo stesso Riva, peraltro, ne ha tessuto le lodi, giudicandolo nel 1999 «l'attaccante, se non più forte in senso assoluto, certamente più completo al mondo». Un altro dei suoi predecessori, Roberto Boninsegna, ha affermato di aver rivisto in Vieri molte delle proprie caratteristiche.