Hakan Calhanoglu, ex trequartista del Milan ora all’Inter, ha rilasciato un’intervista a Tivibu Spor, all’interno della quale ha parlato anche di Zlatan Ibrahimovic e dei rossoneri. 

"Ibra non ha 18 anni, è un uomo di 40 anni: io non farei cose del genere a quell'età. Quest'anno non ha praticamente giocato, non ha contribuito al titolo. Gli piace essere al centro dell'attenzione, non mi interessa. Ha scritto di me anche sul suo libro, doveva scrivere queste cose se no sarebbe stato vuoto. Non gli rispondo. Cambio di maglia? Molto difficile ma era la mia occasione di andare nella squadra campione d'Italia. Poi ha vinto la mia ex squadra e sembrava fosse colpa mia. Penso di aver dato un buon contributo con assist e gol, il supporto dei tifosi mi aiuta molto: ho giocato quattro anni con il Milan e nessun tifoso gridava il mio nome mentre succede ogni volta che faccio riscaldamento pre-partita con l'Inter".

Çalhanoğlu è un trequartista che può ricoprire ogni ruolo del centrocampo: da mediano a esterno offensivo in un 4-4-2 o nel 4-2-3-1. Riesce a giocare anche nel ruolo di seconda punta dietro al centravanti e talvolta da regista basso, essendo veloce mentalmente e avendo in dote anche uno scatto rapido; è anche in possesso di un buon dribbling e si dimostra un abile assist-man per i propri compagni.

Dotato di un tiro potente e preciso, è uno specialista nei calci di punizione tanto da essersi guadagnato il soprannome di FreistoßGott (“Dio delle punizioni”). Dal 2013 al 2021, nei cinque migliori campionati europei, Çalhanoğlu è secondo solo a Lionel Messi (14 a 30) per reti segnate da calci piazzati.