Dario Nardella, sindaco della città di Firenze e grande tifoso della compagine viola, ha pubblicato su Instagram una foto con Gabriel Omar Batistuta e Roberto Mancini.

I tre erano alla presentazione del nuovo Franchi, lo stadio che è stato voluto da Rocco Commisso e dal primo cittadino del capoluogo toscano.

Ecco di seguito il post: 

MANCINI ALLA FIORENTINA

Il 26 febbraio 2001, dopo un breve ritorno al calcio giocato con gli inglesi del Leicester City, a 36 anni venne ingaggiato dalla Fiorentina per sostituire nel ruolo di allenatore il turco Fatih Terim. Tale incarico suscitò polemiche tra gli addetti ai lavori, poiché Mancini non era all'epoca in possesso del patentino di allenatore di prima categoria e, soprattutto, era già stato tesserato per l'annata in corso con la Lazio (a differenza dei calciatori, nei campionati italiani non è permesso a un allenatore cambiare squadra nel corso della medesima stagione); all'ex giocatore, però, in quel caso, visto che era solo il tecnico in seconda e non il responsabile diretto della formazione biancoceleste, non era applicabile la suddetta norma. Nonostante il parere contrario dell'Assoallenatori, alla fine Mancini ottenne il via libera ad assumere l'incarico nel club toscano da parte dell'allora commissario straordinario della Federcalcio, Gianni Petrucci.

Nel resto della stagione 2000-2001, con la Fiorentina già qualificata per la finale di Coppa Italia, Mancini riuscì a vincere il trofeo nella doppia finale contro il Parma allenato da Renzo Ulivieri: si trattò del suo primo titolo da allenatore, nonché del sesto trionfo della squadra gigliata in tale torneo. Nel frattempo, in campionato giunse al nono posto finale.

Nell'estate seguente la società si trovò alle prese con impellenti problemi finanziari e Mancini dovette gestire un parco giocatori notevolmente indebolito, con l'obiettivo minimo, per l'annata successiva e sotto il profilo sportivo, della permanenza in Serie A. Iniziò la stagione 2001-2002 perdendo la Supercoppa italiana contro la Roma. Sempre da detentore della Coppa Italia in carica, Mancini esordì da allenatore nelle coppe europee, prendendo parte alla Coppa UEFA, dove la squadra viola venne eliminata ai sedicesimi di finale. L'11 gennaio 2002, dopo 17 partite di campionato e a seguito della sconfitta interna contro il Perugia, si dimise da tecnico della squadra toscana (che poi alla fine retrocederà e fallirà), dopo che alcuni tifosi, delusi per l'andamento della squadra, lo avevano minacciato per lo scarso impegno.