Che la squadra campione d’Europa non si qualificasse ai Campionati del Mondo successivi era probabilmente uno scenario imprevedibile per la Rai, che – vista anche la rinnovata affezione della gente per la Nazionale, soprattutto nella sbornia post Europeo – s’era aggiudicata con largo anticipo l’intero pacchetto dei diritti tv per la prossima Coppa del Mondo. Tutte e 64 le partite del primo Mondiale invernale della storia e un investimento tra i 170 e 190 milioni, più del doppio di quanto pagò Mediaset nel 2018 per i Mondiali di Russia, anche se in quel caso i diritti vennero acquistati dopo l’eliminazione degli azzurri.

Per viale Mazzini, fa intendere il portale Calcio e Finanza, è un bagno di sangue. Anche perché la mancata partecipazione della banda Mancini avrà un impatto devastante pure sugli introiti pubblicitari. Alla Rai ci si sta già interrogando su come compensare almeno da questo punto di vista.

Una beffa, quindi, che potrebbe portare anche a conseguenze dirette, anche considerando che la stima è di un rischio di perdere il 25% degli introiti pubblicitari vista l’assenza degli Azzurri alla competizione. Si aprono quindi diversi scenari: restano sullo sfondo infatti le ipotesi di cessione della metà dei diritti una pay-tv, come Sky o ad Amazon, in modo tale da compensare in parte i mancati introiti pubblicitari.