L'attaccante uruguaiano Luis Suárez , ora al Nacional de Montevideo, ha rivisitato su Star+ i momenti trascorsi al Barcellona prima di trasferirsi all'Atletico de Madrid. E non ha risparmiato stilettate alla dirigenza del club catalano.

PIANGERE

L'uruguaiano è stato un corpo estraneo alla squadra fino a quando non si è concretizzato il suo passaggio all'Atletico. Suárez ha spiegato come la situazione abbia influenzato lui e Messi: “In quel periodo ho visto Messi piangere come mai prima d'ora, siamo stati tutti colpiti profondamente da questa situazione, a livello personale sono rimasto devastato nel vedere cosa stava succedendo con il club in cui è cresciuto. Anche oggi mi chiedo perché le cose siano andate così, ma almeno ho avuto l'opportunità di partire ed essere felice all'Atletico".

AMAREZZA

Suarez non ha dimenticato. E ha criticato aspramente il trattamento ricevuto: "Mi sono sempre presentato all'allenamento con la massima serenità e pronto a lavorare, ma il Barcellona ha insistito per tenermi separato da Leo lavorando da solo. Ho sofferto per la situazione che stavamo vivendo. Tornavo a casa a piangere ogni giorno,  mi faceva male vedere come ci stavano trattando. Era come se tutto quello che stava succedendo fosse stata colpa nostra nonostante che dopo l'eliminazione in Champions League contro il Bayern Monaco, siamo stati tutti più uniti che mai, ma il club ha deciso di gestire le cose nel peggiore dei modi".

AMICIZIA

Del periodo trascorso a Barcellona Suarez salva solo i rapporti coltivati con Messi e Neymar. L'MSN ha fatto tremare l'Europa e ha centrato il triplete. "Quando sono arrivato al Barça ho immediatamente chiarito quali fossero i miei desideri. Ho detto a Leo che il mio unico obiettivo era vincere, non rubare la posizione a nessuno. Da quel momento Leo ha capito che gli stavo dicendo la verità e abbiamo stretto un legame di amicizia quasi fraterna sia con Leo che con Neymar”.