La storia è quella di Davide Ferrerio, 20 anni, tifosissimo del Bologna. L’abbonamento per le gare casalinghe al Dall’Ara comprato prima delle vacanze in Calabria e l’attesa dell’esordio tra le mura amiche contro l’Hellas Verona in programma il 21 agosto. 

Davide, però, non potrà esserci. Giovedì sera, mentre era a Crotone, è stato aggredito da un ventiduenne che lo ha ridotto in fin di vita con pugni e calci. Il motivo? Uno sguardo a una quindicenne, di cui l’aggressore si era invaghito. Adesso il destino del ragazzo, ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Pugliese Ciaccio di Catanzaro, è appeso a un filo. 

«Mio figlio quell’uomo non l’aveva mai visto — dice la madre Giusy Orlando — né Davide aveva mai pensato di avere una storia con quella ragazzina». Ieri è rimasta accanto al figlio per diverse ore, in ospedale. «Per tutto il tempo gli ho cantato “Le tue ali Bologna”, l’inno dei rossoblù». La passione per la sua squadra del cuore non lo lascia, ora più che mai. Un messaggio per lui è arrivato da parte di Sinisa Mihajlovic: «Ciao Davide, purtroppo nel mondo ci sono persone che pensano di risolvere le cose con la violenza. Ti siamo vicini e ti aspettiamo presto a Casteldebole, sarai mio ospite». Anche i tifosi felsinei ieri presenti all’Olimpico per assistere alla partita contro la Lazio gli hanno dedicato cori di incoraggiamento.