Andrea Ranocchia ha festeggiato insieme alla sua famiglia il suo compleanno numero 34. Il difensore nerazzurro ha dovuto spegnere le candeline un giorno dopo, visto che era impegnato negli ottavi di finale di Champions League contro il Liverpool. Sfida nella quale è anche entrato sul terreno di gioco. 

RANOCCHIA E L'INTER

Nel gennaio 2011, durante la sessione invernale di mercato, l'Inter esercita il riscatto della compartecipazione acquistando il difensore. Impostosi subito tra i titolari agli occhi del tecnico Leonardo, il successivo 23 febbraio esordisce nelle coppe europee, nella partita persa con il Bayern Monaco (0-1). A fine stagione conquista il suo primo trofeo, la Coppa Italia, scendendo in campo dal 1' nella vittoriosa finale di Roma contro il Palermo (3-1). Confermato prima da Andrea Stramaccioni e poi da Walter Mazzarri, nella prima metà degli anni 2010 Ranocchia è tra i pochi punti fermi dell'undici milanese: nel precampionato 2014-2015, l'investitura a erede della bandiera Javier Zanetti quale nuovo capitano interista pare il definitivo preludio a nome di rilievo del calcio italiano per gli anni a venire.

Tuttavia è a questo punto che, inaspettatamente, la carriera di Ranocchia prende una piega diametralmente opposta. Al termine di una stagione negativa, in cui non riesce a imporsi come leader del gruppo nerazzurro, viene svestito della fascia in favore del più giovane e carismatico Mauro Icardi. Perso nel frattempo anche il posto da titolare oltreché la fiducia del tecnico Roberto Mancini, a metà dell'annata 2015-2016 passa in prestito alla Sampdoria con cui rimane sino al termine del campionato.

Rientra all'Inter nell'estate seguente, segnalandosi tuttavia nel successivo semestre solo per alcune prestazioni negative, sicché nel gennaio 2017 passa, nuovamente in prestito, agli inglesi dell'Hull City. L'esperienza in Premier League, in larga parte positiva, si chiude però con la retrocessione della squadra, a cui il difensore contribuisce suo malgrado con uno svarione che vale un gol avversario nella decisiva sconfitta col Crystal Palace (4-0). Fa quindi ritorno in nerazzurro dove, ormai relegato a panchinaro, agli ordini del tecnico Luciano Spalletti colleziona 11 presenze e 2 gol nel campionato 2017-2018.

Quella seguente è una stagione similmente incolore sul piano personale per il difensore, il quale raggiunge il suo minimo storico quanto a impiego in maglia nerazzurra; per giunta, le poche volte in cui viene mandato in campo da Spalletti, spesso viene dirottato in emergenza a dare manforte all'attacco. Si segnala solo il 21 febbraio 2019 quando sigla il suo primo gol in una competizione internazionale, nella partita di Europa League finita 4-0 in favore dei nerazzurri ai danni del Rapid Vienna.

Nell'annata 2019-2020 l'arrivo a Milano di Antonio Conte, l'allenatore che l'aveva promosso a inizio carriera nelle esperienze di Arezzo e Bari, fa inizialmente presagire un possibile rilancio per Ranocchia. Tuttavia, pur ritrovando una momentanea titolarità in avvio di campionato, nelle settimane seguenti il difensore non riesce a sovvertire le gerarchie della retroguardia interista, scivolando nuovamente tra le seconde linee; trova modo, nel corso della stagione, di raggiungere le 200 presenze in maglia nerazzurra, traguardo toccato il 20 febbraio 2020 nella sfida di Europa League vinta 2-0 sul campo del Ludogorec. La situazione non cambia nell'annata 2020-2021, in cui ha comunque modo di fregiarsi da comprimario e, assieme al capitano Samir Handanovič, come parte dello «zoccolo duro» interista da un decennio a quella parte, del primo scudetto in carriera.

Il 12 gennaio 2022, pur non giocando, vince il suo terzo trofeo con l'Inter, la Supercoppa italiana, battendo per 2-1 la Juventus dopo i tempi supplementari.